Peeeling, collagenopoiesi
e ringiovanimento, acido glicolico, telediagnosi, veicolazione transdermica
1. Che cosa sono i peeling?
Nella
parola Peeling, che si può
tradurre in italiano con abrasione o esfoliazione si annoverano tecniche differenti che
hanno lo scopo di modificare la struttura anatomica della cute o di
condizionarne il ricambio cellulare. L’abrasione cutanea è un’antica pratica
cosmetica, che si fa risalire al papiro di Eber del 1560 a.C., in cui sono descritte
procedure per la rimozione delle rughe.
2. Come agiscono i peeling?
Gli
effetti derivanti dall’esfoliazione degli strati dermoepidermici e
dall’omogeizzazione del collagene rimuovono le discheratosi, promuovendo, nello
stesso tempo, un aumento volumetrico del derma. Questo si traduce in un
generale ringiovanimento cutaneo e un controllo delle lesioni pre-neoplastiche.
3. Quali sono le sostanze usate per le
macchie della pelle?
Sotto
il termine di macchie sono annoverate molteplici patologie cutanee. I peeling
risolvono i difetti di cheratinizazione come le discheratosi e le ipermelanosi
(cloasmi). La paziente è istruita all’uso domiciliare di peeling a basso
dosaggio e concentrazione mirata confezionati ad hoc.
4. Le discheratosi e le
iperpigmentazioni possono essere trattate con i peeling?
Il
trattamento delle discheratosi e delle iperpigmentazioni con fitoestratti e
acidi organici è stato da noi descritto nella ricerca condotta dall’Airpt sulle
patologie preneoplastiche. Adottiamo per queste due alterazioni dermatologiche
un approccio non chirurgico, prediligendo l’applicazione di cocktail
esfolianti. Naturalmente, prima di procedere alla terapia, il paziente è
sottoposto, oltre che alla valutazione clinica dermatologica, a un’indagine
generale che segnali l’eventuale presenza di patologie endocrine,
disvitaminosi, scorrette abitudini alimentari e comportamentali. L’origine
delle cosiddette iperpigmentazioni e delle discheratosi dipende da una
complessa gamma di fattori.
5. E’ possibile levigare il dorso
delle mani?
Il
ringiovanimento del dorso delle mani è compiuto da noi mediante esfoliazione
con acidi organici, autotrapianto di grasso e applicazione di preparati
galenici.
6. I peeling sono compatibili con
qualunque tipo di pelle?
I
peeling chimici sono dei cocktail personalizzati che utilizzano una vasta serie
di sostanze come l’acido azelaico, l’acido kojico, l’idrochinone, gli acidi
salicilico, lattico, malico e tartarico, la liquirizia, l’arbutina, l’acido
glicolico, la tretinoina, il fenolo, l’acido tricloracetico etc. Il paziente
esegue test clinici e strumentali prima di essere sottoposto a procedure di
esfoliazione e chemioabrasione dermo-epidermica. Il fototipo, l’età, lo
spessore cutaneo, la sede corporea, la densità degli annessi sono elementi che
il medico considera nella pianificazione dell’intervento e per la scelta della
composizione farmacologia dei prodotti. Le abrasioni meccaniche, indicate
soprattutto per le rughe del volto e per le discheratosi si eseguono con
strumenti che asportano selettivamente e in successione gli strati della pelle.
7. Possono essere effettuati in qualunque
età?
Le
controindicazioni riguardano lo stato di salute del paziente. Le
chemioabrasioni si rivelano più efficaci nei pazienti con carnagione chiara di
età superiore ai sessanta. Le abrasioni meccaniche (anche sotto forma di
microabrasioni multiple, che spesso si rivelano molto più efficaci delle
dermoabrasioni profonde) sono utilizzate per alcuni tipi di rughe facciali, per
le cicatrici da acne, per alcune neoformazioni epidermiche. I chemiopeeling si
utilizzano con grande successo per la cura delle verruche.
8. Possono essere effettuati
in qualunque parte del corpo?
I
peeling chimici racchiudono un’infinita gamma di preparazioni sotto forma di
soluzioni, creme e gel. Come abbiamo detto, noi preferiamo, in questo periodo, adattare
i componenti e le concentrazioni personalizzate.
Oggi prescriviamo, con sempre maggiore frequenza, cosmeceutici che il paziente
applica a domicilio, sotto precise indicazioni (protocolli). L’azione di questi
nuovi farmaci è lenta, ma presenta il vantaggio dell’assenza di effetti
collaterali. I risultati, in termini di ringiovanimento della cute, iniziano a
manifestarsi nell’arco di due/tre mesi. La gran parte dei cosmeceutici usati da
noi sono preparati freschi,
senza additivi chimici, e sono ricchi di fitoestratti e acidi organici.
9. I peeling possono essere compiuti
in qualunque parte del viso?
Lo
spessore e le caratteristiche istochimiche della cute variano nelle diverse
aree del viso. Ogni zona, secondo gli scopi che ci prefiggiamo, è curata con
procedure attentamente selezionate. Le rughe peri orbitali, i solchi naso
labiali, le depressioni naso-iugali, le alterazioni morfologiche della regione
frontale, le rughe periorali, le cicatrici acneiche, le neoformazioni sono
corrette ed eliminate ognuna con tecniche differenti. La cura delle
irregolarità morfologiche continua a stimolare una ricerca scientifica tra le
più prolifiche nel campo della medicina.
10. Quali sono le controindicazioni ai
peeling e alle tecniche consimili?
L’asportazione
di strati di cute è un’operazione che si pratica a diversi livelli di
profondità. Si pensi che l’epidermide della regione frontale ha uno spessore di
circa 80 micron, contro 650 del palmo della mano. La rimozione di una lesione,
identica sotto il profilo istologico, comporta la scelta di tecniche
completamente differenti nelle due aree corporee. Il successo della terapia,
come sempre, è frutto di un esame scrupoloso, direi micrometrico, dell’area
anatomica interessata. I peeling sono sconsigliati a coloro che si espongono al
sole in modo eccessivo, che soffrono di herpes simplex e malattie autoimmuni, a
chi presenta diatesi cheloidea o assumono Accutane, alle gravide e alle
gestanti.
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